domenica 17 maggio 2009

(Post n. 11) Tuffo, con doppio avvitamento, nel ReLug!





Linux? E’ un bel dire: questo simpatico pinguino, nonostante lo strato di ciccia che gli avvolge i muscoli, ha l’argento vivo addosso: fila come un siluro e sguscia via dalle dita come una saponetta bagnata!
Tuttavia, come al solito, ogni problematica situazione si risolve con l’opportuno approccio razionale al problema. Nel mio piccolo, per agguantare il vivace sistema operativo, già avevo iniziato a familiarizzare con esso da qualche anno mediante l’utilizzo della distribuzione SuSe, ma i “ragazzi” del ReLug ( http://relug.linux.it/
) mi hanno dato qualche buona dritta per aprire le porte del “paradiso degli informatici” e così mi sono trovato a gestire, abbastanza serenamente, le splendide distribuzioni Ubuntu, Kubuntu e Debian. Non senza grattacapi, lo ammetto, ma nemmeno senza soddisfazioni.
Di Linux non mi ritengo un sostenitore ad oltranza, vale a dire che, se da un lato reputo nobilissima e del tutto condivisibile la “causa” dell’open source, da un altro lato non è mia abitudine esaltare il sistema operativo Linux ad assoluto detrimento di altri OS proprio perché ho riscontrato che alcuni programmi che mi servono, attualmente non hanno equivalenti che girano sotto Linux. Debbo anche dire, però, che alcuni programmi che girano sotto Linux sono, secondo me, di gran lunga assai migliori di programmi non open source che girano sotto altri sistemi operativi. Questa è la ragione per cui utilizzo diversi OS a seconda delle mie esigenze e perché sono un fervido sostenitore delle cosiddette virtual-box, cioè di quei programmi che permettono di avviare un sistema operativo in seno ad un altro sistema operativo, come se l’OS contenuto fosse un comune applicativo dell’OS contenitore.
A conclusione di questo post mi sento comunque di consigliare vivamente, a chiunque ne fosse incuriosito, l’utilizzo di Linux senza alcun timore, magari iniziando a familiarizzare con esso su un vecchio PC altrimenti destinato alla discarica dopo l’acquisto di un PC nuovo. Nessun problema se il vecchio PC vi sembrasse troppo obsoleto: mediante la c.d. attività trashware, con Linux si possono recuperare, a funzionalità attuali, anche PC con hardware piuttosto datato, e con LTSP si può far viaggiare in rete come un razzo un vecchio PC dopo averlo trasformato in terminale di un Linux Server allestito su un altro PC, dotato di adeguato e più recente hardware.
Se qualcuno desiderasse entrare maggiormente nei dettagli, mi contatti pure.

[All'inizio di questo post l'immagine di TUX: la mascotte ufficiale del kernel di Linux ( http://it.wikipedia.org/wiki/Tux#cite_note-0 ), la cui immagine è stata creata, con GIMP, da Larry Ewing ( lewing@isc.tamu.edu ) che ne ha autorizzato a chiunque la modifica e l'utilizzo].

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