venerdì 22 maggio 2009

(Post n. 15) Motoraduni, Run e Radunanze


Come si è già accennato nel Post n. 7, attorno agli appassionati di moto custom orbita tutto un universo filosofico piuttosto naif che crea lo stile di vita turistico, libero e “ruspante” solitamente tipico di chi viaggia su questo particolare genere di veicolo. La moto “da passeggio” è infatti qualcosa che tende a valorizzare tanto il piacere di guida quanto la visione panoramica del paesaggio. Ma ovviamente la storia non finisce qui: nelle custom viene anche esaltata la bellezza e la tipicità del design, la qualità dei materiali e, non ultimo, perfino il “suono” del motore.
Da tutto ciò deriva il fatto che tra questi veicoli emergono spesso dei veri e propri gioielli della meccanica e della carrozzeria, e talvolta pezzi unici personalizzati o addirittura minuziosamente autocostruiti, per cui sarebbe un vero peccato che tali meraviglie restassero confinate in qualche garage o in un salone da esposizione: esse debbono essere “vissute” ed orgogliosamente mostrate in motoraduni, run e radunanze. Questi sono, infatti, i tre diversi tipi di ritrovi tra appassionati: il primo si concretizza in un assembramento entro un’area aperta al pubblico e con funzione prevalente di zona di festival e di esposizione dei veicoli fin lì condotti dagli stessi motociclisti partecipanti all’evento; il secondo è un motogiro turistico in gruppo lungo un percorso predeterminato; il terzo, infine, è un assembramento di moto e motociclisti [per comprendere meglio il concetto: radunanza + (mercatino accessori moto, punti di ristoro, spettacolo musicale ed apertura al pubblico) = motoraduno].
Nella foto sopra riportata, si vede uno splendido chopper che ha fatto la propria folgorante comparsa nell’ultimo motoraduno (dall’8 al 10 c.m.) organizzato a Monzambano dai Custodi delle Colline: il motoclub custom di quella bella cittadina adagiata sulle colline moreniche del lago di Garda

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