martedì 31 marzo 2009

(Post n. 6) Codice Morse: che fatica!

Lo so che l’abilità non è in regalo! Ci vuole tempo e costanza… e qualche piccolo “trucco” psicologico e tecnico. Vista la piovosa giornata realizzo che non c’è momento migliore di questo per rimettere mano al PC, in un ritaglio di tempo, utilizzando UltraMorse, Cw_player, Nokia Multimedia Converter e Nokia PC Suite al fine di allestire nuovi esercizi di traduzione da codice morse, riprodotto in file audio, a testo alfanumerico manoscritto.
I file audio andranno a finire su uno smartphone Nokia N70, utilizzato a mo di i-pod, ed un quaderno a quadretti, appositamente adattato e sul quale scrivere la traduzione letterale dei file audio, sarà l’esiguo residuo bagaglio da portarsi tranquillamente al seguito insieme ad una biro. Tutto qui!
Ovviamente non mi sono permesso di creare alcunché di mio: ho semplicemente riprodotto, in modalità audio, gli esercizi proposti, in forma scritta, o dai guru o dai generatori di sequenze casuali di simboli, presenti in uno di questi programmi freeware, avendo comunque sempre un pizzico di attenzione per il formidabile metodo didattico Farnsworth.
Così si potrà procedere, quotidianamente, con una mezz’ora di allenamento, poi si vedrà tra un po’, quando, finalmente, dopo tanta attesa dovuta ad altre urgenze, avrò tempo di andare in aria con le HF: magari prenderò una gran bella batosta da certi colleghi OM che, con i paddle, vanno più rapidi di Flash, ma per ora evito di pensare troppo a questa eventualità perché voglio mantenere un elevato livello motivazionale almeno nella preparazione di un primo QSO che possa, poi, dirsi eseguito discretamente.

lunedì 30 marzo 2009

(Post n. 5) Una vecchia amica a due ruote

Ormai è primavera e quindi non si può più addurre la scusa del pericolo di prendersi una polmonite per non inforcare la “specialissima”. Il ciclismo è uno sport molto faticoso ma è anche estremamente salutare e permette di viaggiare silenziosamente in strade fuori mano, a diretto contatto con scenari naturali tranquilli, raramente visitati da altri veicoli.
Una spolverata al telaio, un controllo al cambio ed alla centratura dei freni, una bella pulizia e lubrificazione della catena, pressione alle gomme, e via con nuove pedalate.
La fatica va quasi tutta in chilometri: la Cadex ha un leggero telaio di fibra di carbonio ed il solito (come quasi tutte le corsa taiwanesi) gruppo Shimano con pacco pignoni ad otto velocità.
Dall’alto dei propri diciotto anni di servizio, questa bici, più che alla moda si potrebbe definire come dotata di una gradevole linea retrò. Sarà vero? Per me sì: dopo migliaia di chilometri fatti insieme, mi ci sono inevitabilmente affezionato e me la tengo cara così com’è, sperando di utilizzarla per percorrere ben più di altrettanta strada. Per oggi un piccolo assaggio di una dozzina di chilometri: si ricomincia gradualmente.

domenica 22 marzo 2009

(Post n. 4) Restaurare “conigli meccanici”

Ricordate Bugs Bunny: il coniglio dei cartoons?
Come i profani forse non sanno, questo simpatico e dispettoso roditore ha dei parenti meccanici in telegrafia: i bug. Si tratta di tasti telegrafici semiautomatici. Essi permettono la produzione di segnali “linea” di durata a totale discrezione dell’operatore, mentre, per quanto riguarda i segnali “punti”, questi attrezzi sono in grado, a fronte di un opposto e mantenuto pigiar di paletta, di produrne a raffica mediante un servocomando meccanico il cui cuore è un piccolo flettente a forma di U. Il nomignolo bug deriva, comunque, dal fatto che il gruppo bottone/paletta di questo tasto somiglia proprio alla testa di un coniglio.
Un esempio di funzionamento della "macchinetta"? http://www.youtube.com/watch?v=yHz2rEiFnfw .
Ma ecco il bello: da qualche anno a questa parte, per trovare un po’ di relax casalingo post-lavorativo, mi sono dedicato al restauro di alcuni malandati bug, acquistati per pochi euro da qualche rigattiere estero.
Per il recupero di pezzetti mancanti o non riparabili mi sono rivolto al “servizio ricambi” delle case costruttrici, oggi ancora in attività, e, alla fine, sono riuscito a riportare questi curiosi “animali metallici” al primigenio splendore senza però intaccare minimamente la patina di antichità che il tempo ha lasciato sulla loro superficie.
Un lavoro di pazienza che mi ha dato tante soddisfazioni. Oggi, per esempio, ho finito di restaurare completamente un Vibroplex del 1933 (è proprio quello della foto riportata sopra), ed ora questo bug si è trasformato, da esausto ciarpame impolverato, in un simpatico ed arzillo “coniglio” pronto ancora a saltellare, come faceva ai tempi del New Deal.

(Post n. 3) Film, che passione!

Che cosa ci posso fare? Ne sono sempre stato ghiotto! Fantascienza, soprattutto.
Riguardo a questa sono finalmente riuscito ad acquistare, per pochi euro, un Nemesis. Così ho completato tutte le 3 serie di Star Trek post-STOS (cioè STNG, STV, STDS9 ed STE) dopo anni di rincorse di DVD in offerta.
Ora resta l’attesa dell’epico nuovo inizio della storia: http://it.video.yahoo.com/watch/4619200/12352458 .

Comunque, a parte il “seppellimento” da serial e da directors editions di questo genere, ogni tanto colgo anche qualcosa di atipico, proveniente da una Hollywood che oltrepassa certi standard. Ultimamente, per esempio, “L’illusionista”, un affascianante poliziesco dai contorni magici, ambientato in una splendida Vienna vista nel pieno della propria epoca d’oro. Non ho saputo resistere: appena è uscito in edicola ad un prezzo conveniente lo ho acquistato, ed ora, ogni tanto me lo rivedo perché per me, lo confesso, è un vero bonbon: http://www.mymovies.it/trailer/?id=44626 .

(Post n. 2) In ricordo del primo “telegraph key kit”

E' ormai da un po’ di tempo che, navigando in rete, sono finito sul sito della Kent. Da allora la costruzione di tasti telegrafici ha iniziato ad incuriosirmi, quindi ho cominciato a creare questi tasti assemblando un hand key kit (http://www.kent-engineers.com/handkit.htm): il modello base di quella ditta.
L’esperienza è stata piacevole ed il risultato finale (nella foto) mi è sembrato soddisfacente. Così, anno dopo anno, ho continuato, sia con gli assemblaggi, sia con i restauri di queste “stilografiche da morse”: del resto pazienza e metodo li avevo già acquisiti tanto tempo prima, dedicandomi al modellismo statico.
Nota bene: se nella foto allegata non si riscontrasse la presenza della "famosa treccina di rame", tipica di questo modello, è perché essa si trova allocata sotto il braccio del tasto (osservando attentamente, se ne può vedere una parte).



(Post n. 1) Presentazioni

Primo post del mio primo blog: provo ad iniziare bene.

Innanzitutto le presentazioni: IZ2LTX è il mio nominativo di stazione radioamatoriale.
Questo blog, quindi, si riferisce principalmente ad essa, ma non sarà monotematico: gli argomenti trattati riguarderanno tanti altri hobby ed interessi, e nel rispetto della logica tipica di ogni “diario pubblico di rete”, verranno esposti alla buona e con l’intento di coinvolgere chi legge in una discussione interessante e costruttiva.

Piccolo appunto volante per gli amici OM: per lavoro ed hobby provengo dal “mondo dei PC e delle reti telematiche”, quindi i miei interessi principali sono lo studio e l’utilizzo dei modi digitali, con particolare riguardo al wi-fi, anche se non disdegno tutto il resto, comprese le “anticaglie” delle quali inizierò subito a scrivere per rispetto della cronologia.
Buona lettura!