domenica 12 luglio 2009

(Post n. 28) Telegrafia transmodale ed elettronica



La telegrafia è, notoriamente, una trasposizione, in codice morse, della scrittura di una lingua naturale umana. Ciò vuol dire che, in ambito telegrafico, si potrebbe paragonare un tasto manuale (v. Post n. 2) ad una macchina da scrivere meccanica, un tasto semiautomatico (v. Post. n. 20 ) ad una macchina da scrivere elettrica, ed un tasto automatico (v. Post n. 22) ad un personal computer su cui venga utilizzato un software di videoscrittura. Tuttavia, nel campo dell’elettronica è stato fatto un ulteriore balzo in avanti: sono stati creati dispositivi e programmi i quali sono in grado di “portare” la telegrafia a ricetrasmissioni che non le sono proprie ed a modalità operative apparentemente molto simili a quelle del modo RTTY (: telescrivente).
Come si sa, infatti, il CW è un “modo” di ricetrasmissione ben definito ed ha le proprie bande di frequenza preferenziali prevalentemente nelle onde elettromagnetiche che vanno dai 20 ai 40 m lambda, ma, a voler essere precisi, secondo il Piano Nazionale Ripartizione Frequenze (
http://www.associazioneradioamatoritaliani.it/images/stories/filespdf/Band-PlanOltre30MHz.pdf), lo si può trovare un po’ ovunque, nelle varie bande di frequenza riservate ai radioamatori.
Il fondamentale problema dell’attuale morse radioamatoriale, però, è legato alla più o meno agevole trasportabilità della strumentazione la quale si fa piuttosto ingombrante volendo mantenere ad alti valori i rapporti efficienza/dimensione delle antenne ed efficienza/peso dei ricetrasmettitori. Ecco perché qualcuno, alla MFJ, ben sapendo quanto più pratiche e trasportabili siano le antenne di ridotte dimensioni installate sulle radio palmari che, però, hanno il modo CW soltanto in ascolto, ha messo a punto un particolare dispositivo (
http://www.mfjenterprises.com/pictures/MFJ-552.jpg) che rende questi maneggevolissimi e piccoli apparati in grado di ricetrasmettere “transmodalmente”, con grande chiarezza gli impulsi morse nelle bande di frequenza VHF ed UHF (http://www.mfjenterprises.com/man/pdf/MFJ-552.pdf), ... in fonia, appunto.
Questo strano modo di trasmissione radio del codice morse, anche se per alcuni “orridamente improprio”, mi risulta piuttosto curioso e da studiare insieme ad altri colleghi OM che siano interessati alla massima portabilità degli RTX operanti con tale sistema.
Ma il tentativo di massimo contenimento delle dimensioni di apparati ed antenne per la pratica del morse non finisce qui: altri hanno avuto idee e produzioni interessanti. EI9JQ, per esempio, ha realizzato un trasmettitore CW-sat per i 2 m (
http://www.dxzone.com/cgi-bin/dir/jump2.cgi?ID=12571) e così anche la Kanga US ha realizzato qualcosa di interessante (http://www.kangaus.com/Documentation%20files/2%20m%20CW%20Source%20Documentation.pdf). Infine è da ricordare che la YAESU ha fatto davvero moltissimo, sempre in tal senso, producendo l'ultracompatto e spalleggiabile ricetrasmettitore FT-817, ormai divenuto assai famoso ( http://www.yaesu.it/index.aspx?m=53&did=116 ).
Per quanto riguarda invece i software di ausilio alle comunicazioni radioelettriche in codice morse, va ricordato che esistono programmi, come CWget (
http://www.dxsoft.com/micwget.htm ), in grado di decodificare gli impulsi morse nei corrispondenti simboli alfanumerici, riportando questi ultimi a monitor come se si trattasse di un sistema di comunicazione a telescriventi, e programmi come CWwrite (http://www.dxsoft.com/en/products/cwtype/ ) che servono a trasmettere in codice morse direttamente da una tastiera o da un paddle connessi alla porta LPT di un personal computer. Vi è persino, con Winkeyer Remote Control, la possibilità di pilotare a distanza un RTX con un Winkeyer locale ( http://k1el.tripod.com/WKremote.html ) e vi sono anche sistemi portatili di decodifica automatica dei messaggi in codice morse ( per esempio, della MFJ http://www.mfjenterprises.com/Product.php?productid=MFJ-461 , http://www.mfjenterprises.com/Product.php?productid=MFJ-464 ) o sistemi analoghi perché integrabili con PC laptop, come, per es., quelli di cui al link http://k1el.tripod.com/ , del quale il kit WKUSB è l’oggetto della foto riportata all’inizio di questo post.

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